Forza, coesione, determinazione. Per una vittoria che riempie d’orgoglio, per un successo che certifica un percorso di crescita come meglio non si potrebbe. Sono passate ormai alcune ore dal 3-2 con il quale, domenica, l’under18 Volley Academy OMBC ha battuto Bedizzole laureandosi campione provinciale, ma le emozioni a riguardo non si sono esaurite, anzi. Ora che le abbiamo fatte sedimentare un po’, possono essere assaporate e gustate ancora meglio, si può aver ancor più consapevolezza di quanto fatto.
«Quello ottenuto è un successo importante – esulta il direttore sportivo Agostino Carrieri – che mancava alla Promoball ed alla Brescia Volley Academy da tanto tempo. Ci rende davvero felici ed orgogliosi, perché è frutto di un percorso importante e di un grande lavoro fatto dallo staff tecnico e da un gruppo di fantastiche ragazze». Ripensando alla finale, volti e prestazioni sono ancora vividi: «Le nostre tigri hanno dato tantissimo, sia mentalmente che fisicamente, ed il risultato le ha giustamente ripagate. Da parte nostra, a loro e allo staff, possiamo solo dire GRAZIE!».
Al traguardo la squadra ci è arrivata costruendo, passo dopo passo, il proprio cammino con impegno costante: «Il percorso della 18 – conferma coach Giorgio Nibbio – è stato in continua crescita grazie anche alla costanza delle atlete nel lavoro in palestra, nel voler migliorare in tutte le situazioni tecniche, e nel creare un gruppo solido e compatto. La partita con Bedizzole, poi, l’abbiamo vinta giocando sempre a ritmi alti a muro e in difesa, perché loro hanno attaccanti che ti fanno male se li lasci giocare. Ne è venuta fuori una sfida di buon livello vinta su episodi».
E che ha regalato alle protagoniste qualcosa che rimarrà sempre: «Sono orgogliosa della mia squadra – elogia le compagne capitan Anna Conti – di quello che abbiamo fatto e di come siamo cresciute, per me è stato un onore essere il loro capitano, ma soprattutto è stato un onore poter giocare con ognuna di loro. Nella finale, in campo c’era un mix di emozioni: tensione, gioia, e anche tristezza, sapendo che per alcune sarebbe stata l’ultima finale nel giovanile. Finita la partita, però, abbiamo preso tutte un bel respiro e abbiamo realizzato quanto fatto, di essere arrivate prime. Lì, in quel momento, sono uscite tutte le vere emozioni e la squadra era più unita che mai»